admin2021-10-26T08:55:33+01:00
La notte tra il 1° e il 2 novembre, in provincia di Foggia, i bambini ricevono in dono dai defunti una calza piena di leccornie. Sulla scia di questa tradizione molto sentita, da diversi anni iFun - l’associazione di genitori di figli con autismo e disturbi psicosensoriali - realizza le calze dei morti. La novità di quest’anno è che a sagomare e ritagliare le calze –
attività che in passato venivano svolte da genitori e anziani dei centri diurni
- siano stati i ragazzi del progetto
iDO, sostenuto da Fondazione con il
Sud, attraverso laboratori capaci di migliorare
le autonomie e sviluppare competenze
utilizzabili nel mondo del lavoro. Così, con la collaborazione dei genitori,
dei volontari e degli educatori della Cooperativa sociale Ghenos, i ragazzi
hanno confezionato ben 2.500 calze e
le hanno poi riempite di dolciumi.
«Le calze, oltre ad essere un
modo per sostenere l’associazione, rappresentano uno degli strumenti per favorire la manualità dei ragazzi, per aiutarli
dal punto di vista didattico e per sviluppare le autonomie. Lavoriamo
tutti i giorni per permettere loro di essere liberi di “fare futuro”», afferma
il direttivo di iFun, che aggiunge: «anche a Natale scorso i ragazzi avevano
creato le mascherine in stoffa, sempre disegnate e tagliate da loro, alcune
delle quali erano state donate a tre realtà del territorio che si prendono cura
di grandi fragilità».
Tra queste tre realtà c’era l’A.G.A.P.E. - Associazione
Genitori e Amici Piccoli Emopatici, che quest’anno ha commissionato 300 calze ai ragazzi del progetto iDO. «Noi di A.G.A.P.E. abbiamo
scelto queste calze perché crediamo che le persone che lavorano insieme, con un
obiettivo condiviso, possano...